“Chasing the dragon” è un metodo per assumere droghe come la cocaina ed il cobret (eroina grezza) che consiste nel mettere lo stupefacente su un foglio di alluminio, a sua volta posto a contatto con una piccola fiamma. Mentre la sostanza sublima per effetto del calore, il consumatore inala con una cannuccia o un foglio di carta arrolato il fumo che ne deriva.
Il metodo sembra essere diventato di uso comune soprattutto fra i più giovani per evitare i rischi connessi alla somministrazione endovena (Hiv, epatiti, endocarditi, etc).
Inalare l’eroina riscaldata potrebbe comunque comportare complicanze a livello cerebrale come sostiene lo studio di Ciro Ramos-Estebanez, della Case Western Reserve University di Cleveland, in Ohio, che ha pubblicato uno studio su JAMA Neurology.
Ci sarebbe difatti una maggiore frequenza di leucoencefalopatia, la cui fisiopatologia di base non è chiara e il cui spettro clinico varia da disattenzione e confusione a delirio, fino ad alterazione motoria generalizzata e, in molte persone, a morte.
Quando l’eroina viene inalata o fumata, l’effetto più forte si sente generalmente fra i 10 e i 15 minuti. Benché fumare o “sniffare” eroina non produca effetti velocemente come l’iniezione endovenosa, i ricercatori hanno confermato che tutte e tre le forme di somministrazione provocano assuefazione. L’eroina “da fumare” ha una purezza tra il il 30% – 40% perché per molta parte essa viene distrutta dalla combustione.
Lo sapevi che:
Dubbi e domande:
Luca, 20 anni
Ho letto che l’eroina può essere anche inalata e non solo iniettata…
Primo trailer di “Chasing the Dragon“, film ambientato nella Hong Kong degli anni ’60, in cui Donnie Yen interpreta un gangster…